Un progetto artistico per sincretismi culturali possibili
Il 20 Gennaio, alle ore 20.00, presso l’ex Chiesa di Santa Lucia a Partanna, vedrà la chiusura della rassegna artistico-culturale Arte e Cultura all’Ex Santa Lucia, promossa dall’Associazione FI.DA.PA. di Partanna con il Patrocinio del Comune. La rassegna, inauguratasi il 18 Dicembre, è stata costellata di appuntamenti di matrice artistico-culturale, spaziando dalla storia alla fotografia, dalla musica alla poesia, con l’intento di valorizzare il territorio e i giovani artisti dell’isola. L’ultimo incontro in calendario, dulcis in fundo, dal titolo "Un’anima venuta da altrove", vedrà la lettura di poesie di autori medio-orientali, per affrontare tematiche attuali come l’immigrazione, la nostalgia della terra natia, la guerra e le sue conseguenze, il conflitto Palestina-Israele. Sembrerebbe un tema dei giorni nostri, eppure la Sicilia si presta doppiamente bene a fungere da sede a questo evento, aprendo ulteriori dibattiti: un’isola che da sempre è crocevia di popoli e culture, e che ora è diventata primo rifugio per gli immigrati delle coste del Nord Africa. La stessa isola che tanti emigranti nel corso del tempo ha visto partire in cerca di fortuna, sia all’estero sia al settentrione, prima come operai affamati, poi come “cervelli in fuga”: sempre inesorabilmente affetti dalla sicilitudine, per dirla alla Sciascia, nella dolorosa dicotomia passato/futuro, dove scegliere fra i ricordi dell’infanzia e la difficile realtà lavorativa è impossibile. Provare empatia, dunque, e suscitare pathos in questo appuntamento culturale, appare inevitabile. Ad accompagnare le letture ci sarà il progetto musicale "ASWAAT ALASR" composto da Mohamed Gehmi al contrabbasso e Michele Secchia al liuto. Il duo, il cui nome in arabo significa letteralmente Suoni di questa Era si fonda sull’"arte improvvisativa", come direbbe Andrea Kong Maggia, che vede la mescolanza delle sonorità occidentali antiche con le dissonanze orientali, e si basa sull’esecuzione compositiva istantanea con l’ausilio delle nuove tecnologie. Per superare la dicotomia passato/futuro, per non forzare alcuna scelta, ma al contrario per favorire nella musica un incontro fra passato e futuro, fra Occidente e Oriente. Perché si può. Basta ascoltare.