GIORNATA MONDIALE DEGLI OCEANI

GIORNATA MONDIALE DEGLI OCEANI

GIORNATA MONDIALE DEGLI OCEANI

Gli alunni dello Sciascia-Bufalino in azione presso la Riserva Naturale Orientata delle Saline di Trapani e Paceco

In occasione della “Giornata mondiale degli oceani” si è tenuta presso la “Riserva Naturale Orientata delle Saline di Trapani e Paceco” una iniziativa di sensibilizzazione che ha coinvolto gli alunni delle classi terze e quarte dell’indirizzo Tecnico Turistico dell’IISS “Sciascia e Bufalino” di Erice. La manifestazione tenutasi presso il litorale della Salina Calcara a Nubia è stata organizzata dal WWF Italia Ente Gestore dell'area protetta, insieme all’Area Marina Protetta di Favignana e all'istituto Tecnico Turistico dell’IISS “Sciascia e Bufalino” di Erice che dallo scorso anno collabora con la Riserva anche nell’ambito dell’Alternanza Scuola Lavoro.
Come ha detto la professoressa Antonella Maiorana dell’IISS Sciascia e Bufalino “l’evento istituito dall’Onu nel 1992, ha trovato consenso presso i nostri ragazzi già da diversi anni, quest’anno affrontiamo la tematica relativa alla salvaguardia degli oceani con l’incontro formativo presso la Riserva per sensibilizzare i nostri studenti sugli effetti della plastica che se, non correttamente smaltita, può avere gravi effetti negativi sulle specie, sugli habitat, oltre che sulle catene alimentari fino ad arrivare all’uomo. 
Silvana Piacentino il direttore della Riserva Naturale ha sottolineato che in occasione della “Giornata mondiale degli oceani”, il WWF Italia ha pubblicato la nuova edizione del “Dossier Coste, il profilo fragile dell’Italia” che inaugura l'avvio della Campagna GenerAzioneMare 2022 con eventi che vanno dalla pulizia delle coste alla tutela delle tartarughe marine. In questo contesto i ragazzi dell’IISS Sciascia e Bufalino partecipano alla raccolta della plastica per proteggere la “Calendula maritima” pianta in via di estinzione presente, presso la salina Calcara grazie alla recente introduzione nell'ambito del progetto life del CNR Calmarsi. La pianta spesso infatti può essere soffocata dalle plastiche che arrivano dal mare. Ma la plastica è anche motivo di morte delle tartarughe marine “Caretta caretta” che spesso depongono le uova presso le nostre coste, ma, altrettanto spesso a causa dell’ingestione delle plastiche scambiate per il loro cibo non riescono più ad immergersi per svolgere il loro normale ciclo vitale.
I relatori che si sono avvicendati durante l’iniziativa, dopo che i ragazzi hanno raccolto la plastica arrivata dal mare presente lungo il litorale, tra cui la biologa dell’Area Marina Protetta delle Isole Egadi dott.ssa Maria Giulia Giangrasso e il dott. Veterinario del Centro Veterinario città di Petrosino Davide Barresi hanno informato i ragazzi su come procedere nel caso di avvistamento di tartarughe marine in difficoltà e raccontato le loro esperienze nei centri di soccorso, come si interviene per salvarle e quali sono le cure per la riabilitazione prima di rimetterle in libertà.
Tutti gli organizzatori dell’evento hanno voluto lanciare un appello ai ragazzi presenti, ricordando l’importanza delle loro azioni proprio nell’anno europeo dei giovani promosso dall’UE, affinché ciascuno di loro si dia da fare per riparare i danni che l'umanità continua a infliggere ai nostri ecosistemi in particolare quello marino.
Silvana Piacentino ha ricordato inoltre che la Strategia dell'UE sulla Biodiversità per il 2030 che riconosce alle aree protette un ruolo fondamentale nella conservazione della biodiversità prevede che i Paesi membri devono proteggere in modo efficace almeno il 30% della superficie terrestre e il 30% del mare entro il 2030, riconoscendo che l'attuale rete di conservazione non è sufficientemente ampia per conseguire gli obiettivi di salvaguardia della biodiversità è pertanto è necessario un "impegno immediato e concreto" per incrementare l’efficacia di gestione delle aree protette con una politica di maggiore attenzione ed adeguate e proporzionate risorse economiche.

Giuseppe Novara

Sfoglia la Fotogallery dell'articolo