Pino D`Angelo e le sue canzoni
Lo ammetto, Pino D’Angelo è stata una piacevole scoperta e credo lo sarà per tutti coloro che, come me, non credevano che anche Trapani potesse essere fucina di talentuosi musicisti e parolieri. Ho avuto modo, per caso, di ascoltare il suo CD “Nuovo Giorno” inciso nel 2002, e devo dire che, se ad un primo ascolto possa aver nutrito qualche dubbio, inserendolo nella mia playlist accanto a nomi ben più noti, Pino D’Angelo è riuscito pian piano a conquistarmi. Il disco è un’autoproduzione, con gli inevitabili limiti tecnici di un prodotto “fatto in casa”, come l’autore stesso ammette. Ma, risulta chiaro anche ad un orecchio inesperto, ad una non addetta ai lavori come me, che sia nelle musiche che nei testi c’è molta ricercatezza, conoscenza della materia. C’è una professionalità che, pur non balzata agli onori del mercato della discografia italiana, riesce, comunque, a farsi apprezzare. Non è facile canticchiare le canzoni di Pino D’Angelo sia per il linguaggio colto, raffinato, forbito, sia per la mancanza spesso di un refrain ripetitivo ed incalzante (ogni strofa è diversa dalla successiva), ma esse riescono, comunque, magicamente ad ammaliare, a cullare l’ascoltatore. Particolare attenzione meritano seguenti i brani: “Arianna”, inno all’amore passionale; “Passa la bellezza” in cui si accenna alla bellezza fisica che il naturale ed inevitabile decorso della vita porterà via all’amata, rimanendo, invece, inalterata agli occhi del suo innamorato; “Il coperchio” dove l’autore detta gli ingredienti di un’insolita ricetta. Invita, infatti, a mescere nel calderone della vita un po’ di luna, una manciata di stelle, il candore del cuore, la bellezza di un sorriso e , perché no, pure una spada incantata; “Passa il mare” dedicata alla città natia con i suoi scogli, i lampioni, gli odori arabi, i caffè e le pizzerie. Circondata dal suo meraviglioso mare, che passa e gira come passano e girano il tempo, i sogni, le promesse, gli amori. Sicuramente, se il nostro autore, anziché relegato ad un, sia pur gratificante, ascolto di nicchia, avesse avuto le possibilità (le potenzialità sono fuor di dubbio) di accedere al mondo delle grandi produzioni musicali, dove talvolta il talento purtroppo da solo non basta, sicuramente in molti avrebbero già da un po’ sentito parlare di lui. Ma si sa come vanno queste cose, superabili solo se si considera che l’intento primario di chi ha la musica nel cuore non è tanto una sterile operazione speculativa finalizzata esclusivamente al profitto, quanto l’opportunità di esprimere e condividere pensieri, sentimenti, emozioni. E in questo Pino D’Angelo è sicuramente riuscito.