Tratto da IDE@ZIONE - autore LUIGI CULMONE
Lo Zingaro ovvero la Sicilia che amiamo e che si fa amare in tutto il mondo; la Sicilia che vorremmo, dove gli stranieri strabuzzano gli occhi di fronte a tanta bellezza, a tanto splendore e perché no anche davanti a tanta efficienza. Uomini in divisa della Forestale sempre gentili, disponibili ma inflessibili nel difendere lo Zingaro e tutto ciò che di alto, di bello e di nobile rappresenta. 180mila visitatori paganti l’anno, il 90% di questi “pellegrini” alla ricerca della bellezza primordiale della terra vengono dall’estero, in particolare dall’Europa del Nord. “ E’ gente che ritorna-ci dice il vulcanico direttore della Riserva Enzo Bertolino- Questa gente che ha fatto migliaia di chilometri per sentire, assaporare, annusare, rimanere abbagliata da un universo che i siciliani hanno saputo salvare per loro e per tutta l’umanità” Come non commuoversi di fronte a questi stranieri che uscendo dai confini della Riserva lanciano un’ultima melanconica occhiata a tanto spettacolo e dicono “ a la prochaine fois” quelli di lingua francese; torneremo, volveremos, dicono gli spagnoli (e sono sempre più numerosi). Insomma lo Zingaro ci fa sentire i padroni del mondo, ma non dimentichiamo che tutto ciò è l’esito di una coraggiosa mobilitazione del popolo siciliano. Lo Zingaro non è solo turismo ambientalista, di nicchia, è anche ricchezza per tutta la provincia, è denaro fresco che arriva da tutto il mondo, è pubblicità gratuita in tutti e cinque i continenti. Siciliani, il futuro è questo. Dieci, cento, mille tesori come lo Zingaro da salvare, da tutelare, da trasformare in occasione di sviluppo vero e sostenibile. Le Egadi, la Colombaia di Trapani di cui parlano Virgilio ed Omero, le saline di Trapani e Paceco, Selinunte con i templi più grandi dell’antichità classica, i Gorghi Tondi di Mazara, Salemi, capitale delle tre fedi monoteiste, il cretto di Burri, il Museo d’arte sacra di incomparabile bellezza della Basilica dell’Assunta di Alcamo, un elenco infinito. Coraggio ce la possiamo fare, se siamo bravi, se siamo più puri, la Sicilia sarà ancora “ uber alles”, sopra tutti e tutto, perché essere siciliano è bello, essere nati nella terra degli Dei è una fortuna, il futuro può ancora essere dei nostri figli. FOTO:Archivio WWF - G.Spatola