La Fornarina di Raffaello, Galleria Nazionale d`Arte Antica di Palazzo Barberini a Roma
Nathaniel Hawthorne, il 10 giugno 1858, definì la “Madonna della seggiola” di Raffaello il quadro più bello del mondo. Forse, non aveva voluto ammirare “La Fornarina”, visto che era in compagnia della moglie ed ha evitato il possibile “rimprovero” della consorte. Infatti, la Fornarina,di nome Margherita, figlia di un fornaio, amante dell’illustre pittore, dicono sia stata fra le cause che determinarono la dipartita prematura dell’Urbinate, trentasette anni. La bellezza del dipinto(olio su tavola - cm. 85 x 60) si specchia negli occhi ed il sorriso accennato della pulzella…sembra dire “guardami” e da questa “occhiata” traspare il rapimento del pittore. A parte la delicatezza del disegno, si notano il dettaglio del copricapo che veste la giovane ed il velo che non la copre, dal fondo escono il chiarore e la morbidezza …l’opera sembra una “fotografia” ed il soggetto è il “soggetto” che comanda, che dice “io sono qui” in un misto di pudicizia e sfrontata ostentazione accondiscendente di bellezza. E Raffaello, rapito ed innamorato, ha voluto firmare l’opera firmandola con “RAPHAEL. URBINAS” sul bracciale che impreziosisce il braccio sinistro della giovane donna.