ART NOUVEAU WEEK LA TERZA

ART NOUVEAU WEEK LA TERZA

ART NOUVEAU WEEK LA TERZA

Terza passeggiata Liberty

Riprendiamo la passeggiata liberty nel centro urbano di Trapani percorrendo Corso Vittorio Emanuele, lungo il quale, fra palazzi e chiese barocche, prospettano edifici costruiti nei primi decenni del Novecento, seguendo ora il gusto liberty, ora quello déco.

Ad angolo con la via Enrico Fardella un piccolo palazzo, a quattro elevazioni, mostra la data di costruzione, 1924, inserita in una tabella incorniciata da motivi floreali ed elementi déco. La costruzione si deve a Domenico Garziano che acquistò un’area occupata dalle macerie dell’ala est di Palazzo Alessandro Ferro. La decorazione si concentra proprio nell’angolo est dove foglie e fiori stilizzati, assieme a motivi lineari e geometrici, sono chiara espressione di quel gusto déco che interessò in Europa il periodo fra il 1919 e il 1930.

 Poco più avanti, lungo la via, due strette vetrine ed un architrave a mosaico decorato con tralci di vite a volute, foglie ed uva, formano, in un tutto unico, il portale di un negozio, ora sede di una libreria.

Originariamente questo locale ospitava “La Premiata Fabbrica Di Luigi Manfra & C” che, negli anni trenta del secolo scorso, produceva “Cioccolato, Confetti Caramelle”, come indica l’insegna che si vede in una foto d’epoca. Fu l’ingegnere Giuseppe Eugenio Genovese a redigere il progetto, mentre lo scalpellino Biagio Bosco lavorò i marmi.

Proseguendo lungo il corso, all’incrocio con la via Mancina, incontriamo un edificio che prospetta sulle due vie. Molto sobria e più rigida la facciata di via Mancina sulla quale si apre il grande portone d’ingresso, sovrastato da soluzioni déco tra le quali si inseriscono palmette stilizzate. Interessante la facciata su Corso Vittorio con le aperture inquadrate da esili lesene e nastri sfrangiati orizzontali. Un fregio continuo a metope floreali collega poi le due facciate e fa da coronamento. Alcuni piccoli dettagli decorativi denotano un gusto particolarmente raffinato: sono il fiore a quattro petali posizionato proprio nell’angolo e i tulipani applicati sulla grondaia.

Sostiamo ora davanti l’ingresso dell’ex Collegio Gesuitico e, volgendo lo sguardo verso il palazzo che sta di fronte, notiamo delle volute e qualche decoro che vagamente richiama il gusto floreale. In realtà questa facciata, fu progettata dal maggiore esponete del liberty trapanese, l’architetto Francesco La Grassa che fu allievo di Ernesto Basile. La Grassa aveva ideato una facciata più sontuosa e slanciata, con un robusto cornicione che includeva nella parte mediana un timpano triangolare, come si vede nel progetto originario.  Se si ha la possibilità di entrare, si può osservare, nel vano scala, il disegno originale che riporta anche la seguente didascalia: “Casa d’abitazione Cav. Giuseppe di Vita Corso Vittorio Emanuele Trapani. Prospetto principale 1 a 50 Ing. Arch. Francesco La Grassa”.

E concludiamo la passeggiata fermandoci all’incrocio tra Corso Vittorio e via Torrearsa, davanti il Palazzo Senatorio. Alla nostra sinistra un altro palazzetto ad angolo.

Ci incuriosisce la cornice marcapiano che segna il passaggio dal piano terreno al superiore, decorata con una teoria di quattro dischi sovrapposti, digradanti verso l’alto. Una soluzione originale questa che ritroveremo in qualche altro edificio cittadino! Tutto il resto della decorazione tende al geometrismo dell’art déco e si caratterizza per la soluzione angolare a lesene scanalate, culminante con due mascheroni.

 

Lina Novara

 

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