Presentazione del libro "TRAPANI LIBERTY"Architetture e protagonisti della modernità

Presentazione del libro

Presentazione del libro "TRAPANI LIBERTY"Architetture e protagonisti della modernità

Sabato 23 settembre alle ore 17:30, presso il Museo "Agostino Pepoli" di Trapani

Il volume “TRAPANI LIBERTY, Architetture e protagonisti della modernità”, Casa editrice Kalòs, scritto da Lina Novara e Maria Antonietta Spadaro, con prefazione di Ettore Sessa verrà presentato dall'architetto Vito Corte sabato 23 settembre alle ore 17:30, presso il Museo "A.Pepoli" di Trapani.

Nelle sue pagine le autrici raccontano il gusto architettonico dei primi tre decenni del ‘900 a Trapani attraverso le più significative testimonianze liberty - la Casina delle palme, Palazzo delle poste, la Casa Verde, Palazzo Montalto, i villini Ricevuto e Platamone - e tramite i protagonisti Francesco La Grassa e Giuseppe Manzo, eredi del lessico e dei modi di Ernesto Basile e dalla sua Scuola.

A Francesco La Grassa (Trapani 1876 - Roma 1952), ingegnere-architetto, massimo esponente del liberty trapanese, va il merito di aver introdotto in città quella ventata modernista che investiva l’Europa tra Ottocento e Novecento. Giuseppe Manzo (Trapani 1858-1931) “ingegnere di sezione presso l’ufficio tecnico comunale” esprime il suo linguaggio modernista soprattutto negli apparati decorativi a motivi floreali di alcuni edifici tra cui casa Occhipinti.

È ai fratelli Ferrante - Gaspare, Giuseppe, Rosario, Salvatore e Santoro - imprenditori edili che si deve la costruzione della maggior parte degli edifici liberty trapanesi sulle cui facciate essi diffusero quel loro gusto grafico, caratterizzato da un motivo avvolgente le aperture e determinato dal gioco di due colpi di frusta affrontati.

La coautrice Maria Antonietta Spadaro, dopo avere trattato delle “Radici del Liberty e la Belle Èpoque” e dell’indiscusso protagonista siciliano Ernesto Basile, si sofferma ampiamente sul Villino Nasi analizzandone l’architettura, i decori e soprattutto i mobili, del tutto inediti, che arredavano il villino e che in due casi riportano l’etichetta della ditta “CARLO GOLIA & C.° PALERMO”, poi divenuta Ducrot. Altro argomento che riguarda villino Nasi è quello che affronta Lina Novara sulle monumentali statue di “Ondina e Oceanina di Mario Rutelli” che un tempo abbellivano lo spazio esterno del villino, come documentato da foto d’epoca, e oggi misteriosamente scomparse. Le due sculture erano i modelli originali delle statue in bronzo che Rutelli eseguì per la fontana delle Naiadi di Piazza Esedra a Roma.

Il volume si completa con un’appendice nella quale Lina Novara tratta della sconosciuta chiesa di Sant’Antonio a Favignana, e M.A Spadaro si sofferma sul musicista trapanese Antonio Scontrino e sul monumento ai Caduti di Antonio Ugo.

L'augurio è che questo volume possa riaccendere i riflettori sul patrimonio liberty trapanese e promuoverne la conoscenza, la salvaguardia e la trasmissione presso le nuove generazioni. L'evento si inserisce nell'ambito delle "Giornate Europee del patrimonio", promosse dal Ministero per i Beni Culturali per riaffermare la centralità del patrimonio culturale e del suo valore storico, artistico e identitario.