Capaci - ex stazione ferroviaria, 22 maggio - con i giovani di Addiopizzo Travel e Capaci No Mafia.
MuST23 riparte dalla cittadina che il 23 maggio 1992 per il mondo è diventata sinonimo di strage, e lo fa guardando in faccia gli eventi. RFI (Rete Ferroviaria Italiana) ha affidato ai giovani di Addiopizzo Travel e Capaci No Mafia la ex stazione in disuso di Capaci che diventa un museo immersivo, testimonianza e “memoria viva” della strage in cui furono uccisi Giovanni Falcone, Francesca Morvillo, Vito Schifani, Rocco Dicillo e Antonio Montinaro.
Nello scalo merci sono stati allestiti cinque container dai colori accesi, tre sono sale immersive con visori e realtà virtuale: per “entrare” in autostrada immediatamente dopo l’esplosione, ascoltare testimonianze, guardare immagini di repertorio attingendo agli archivi della Rai. Ma MuST23 deve essere un punto di partenza: per raccontare trent’anni di domande, lotte, anche delusioni; e arrivare alla coscienza di oggi, con la memoria di ieri. Nel punto di incontro, con MuST23 ci sarà Feltrinelli e “abiterà” uno dei container, ovviamente “rosso” che diventerà un presidio di cultura contro la mafia.
Mercoledì 22, la serata di inaugurazione; tra gli ospiti, Pif, Davide Enia, il procuratore capo di Palermo Maurizio De Lucia, lo storico John Dickie; intervento dell’attrice Daria D’Aloia - CCO Crisi Come Opportunità, modera Salvatore Cusimano (giornalista Rai che condusse la diretta Tg1 sulla strage di Capaci).