"ACCABADORA" di MICHELA MURGIA

"ACCABADORA"  di MICHELA MURGIA

"ACCABADORA" di MICHELA MURGIA

Libreria del Corso di Stefanetti & Cirinesi - Trapani

Vincitore del Premio Campiello Letteratura 2010 Edizioni Einaudi "Acabar", in spagnolo, significa finire. E in sardo "accabadora" è colei che finisce. Agli occhi della comunità il suo non è il gesto di un`assassina, ma quello amorevole e pietoso di chi aiuta il destino a compiersi. E` lei l`iltima madre. Maria e Tzia Bonaria vivono come madre e figlia, ma la loro intesa ha il valore speciale delle cose che si sono scelte. La vecchia sarta ha visto Maria rubacchiare in un negozio, e siccome nessuno la guardava ha pensato di prenderla con sé, perché "le colpe, come le persone, iniziano a esistere se qualcuno se ne accorge". E adesso avrà molto da insegnare a quella bambina cocciuta e sola: come cucire le asole, come armarsi per le guerre che l`aspettano, come imparare l`umiltà di accogliere sia la vita sia la morte. D`altra parte, "non c`è nessun vivo che arrivi al suo giorno senza aver avuto padri e madri a ogni angolo di strada".