SIRACUSA, CITTA` DEL BIO

SIRACUSA, CITTA` DEL BIO

SIRACUSA, CITTA` DEL BIO

Conferito il riconoscimento di "Città del bio" all`ottava edizione di BiodiVino

Il sindaco, Roberto Visentin, ha ricevuto il riconoscimento di “Città del bio”, conferito in occasione dell’ottava edizione di BiodiVino, la rassegna del vino biologico che si è tenuta lo scorso 8 luglio a Roma. Siracusa è stata individuata in quanto città di provenienza di una delle 15 aziende vitivinicole italiane premiate con la medaglia d’oro durante la manifestazione. Si tratta della “Fausta Mansio”, di Olaf Consiglio, apprezzata con il massimo riconoscimento per il suo Moscato di Siracusa. La pergamena è stata consegnata da una delegazione guidata dal presidente di Confindustria, Aldo Garozzo, accompagnato dal presidente della sezione Agroalimentare, Francesco Todaro, da Fausto e Olaf Consiglio in rappresentanza dell’azienda siracusana. Il biologico è un percorso possibile per individuare opportunità e soluzioni nella direzione di un modello di sviluppo attento alla conservazione delle risorse, alla compatibilità ambientale, alla valorizzazione delle differenze locali. Da metodo colturale diventa proposta culturale, legato al territorio, cresciuto nella consapevolezza che è necessario passare dalla conversione dell’azienda agricola alla conversione del territorio complessivamente inteso, coinvolgendo nuove attività economiche, predisponendo ‘progetti d’area’, costruendo distretti, anche con il coinvolgimento di più comparti produttivi. La “ Fausta Mansio “ di Olaf Consiglio è una piccola azienda agricola che si estende su una proprietà di 6 ettari, coltivati biologicamente a vigneto di uve moscato. Il Moscato di Siracusa è uno dei vini più antichi al mondo. Conosciuto già presso l’antica Roma con il nome di “Pollio”, questo vino fu importato nella Sicilia Orientale in tempi ancora più remoti dagli antichi Greci. Il vino si presenta giallo brillante, ricco al naso, con un buon corredo aromatico, ricordando l’albicocca e la zagara. Il mosto dalle uve ottenuto viene fatto fermentare ad una temperatura di 19° C. Il vino viene poi riposto a maturare in botti d’acciaio per un periodo di 12 mesi e successivamente affinato in bottiglia per un ulteriore periodo di 12 mesi. Foto: Roberto Visentin riceve il riconoscimento.